Addio, Alberto!
In tanti scriveranno della tua bravura come storico, delle tue intuizioni geniali, della tua capacità di affabulazione che ha incantato per anni studenti e colleghi, del tuo impegno politico e sociale, del tuo trascinante umorismo. In tanti, poi, ricorderanno i tuoi studi, da quelli di storia sociale fino alle tue acute ricostruzioni politiche. Qui ti ricordiamo come lo studioso che è riuscito a conciliare, come nessun altro, la ricerca scientifica e la didattica. Era come se sentissi il polso della scuola. Sapevi che tipo di storia raccontare in classe, come illustrare questioni complicate, come disegnare scenari storici, profondi ma comprensibili anche nelle scuole più diseredate. Per te la didattica non è stato il lusso accessorio dello studioso. È stata una parte fondamentale della tua vita e del tuo impegno civile.
Ce lo hai dimostrato nel seminario sulla rinazionalizzazione dei programmi di storia, di questo luglio, con un contributo che hai voluto portare nonostante la tua malattia. Era una battaglia che volevi combattere. Che avresti voluto combattere con noi. Non averti più al nostro fianco è una perdita irreparabile.
Addio Alberto. Ora non possiamo che leggere quello che ci hai lasciato, rivedere i tuoi video e rimpiangere il grande uomo che ci ha accompagnato nel lavoro e, per molti di noi, anche nella vita.